Mirabilia

MIRABILIA

Luisa Del Campana è un’artista italiana. Dall’inizio della sua carriera, avviatasi nel corso degli anni ’70, ha esposto in molti luoghi storicamente significativi del territorio italiano e in Europa. La pittura dell’autrice si distingue da sempre per la scelta di un registro figurativo in cui ogni elemento è strettamente ancorato ad un significato ulteriore, in cui tutto è simbolico e simbolo: la costruzione spaziale, la tavolozza cromatica, i soggetti. Lo spazio del quadro rigetta la prospettiva classica, tridimensionalità e misure sono voltianamente alterate rispetto alla percezione reale per indicare che l’ubicazione di queste scene non è il mondo fisico, visibile con i sensi, ma tutto si svolge nell’interiorità, nei luoghi eletti alla contemplazione dei valori filosofici, spirituali, eterni. I colori nero, bianco, rosso e oro si rifanno alla gerarchia alchemica e indicano i vari stadi della coscienza, mentre il blu ultramarino ed il celeste sono cromie associate dalla tradizione religiosa occidentale alla sfera del numinoso, del divino. I protagonisti che popolano questi scenari sono ritratti sulla tela adoperando forme inclini alla geometrizzazione, volti privi di tratti caratterizzanti, atti a conferire un aspetto il più possibile universale. La mostra qui presentata propone una rosa prescelta di opere unite da un filo conduttore: le mirabili gesta compiute durante un percorso interiore individuale, ma comune all’umanità intera. L’artista narra personaggi e situazioni attinti da leggende e racconti di grande profondità psicologica, come il mito greco, i simboli alchemici, ma soprattutto una certa letteratura medievale incentrata sul mistero del Graal. Di quest’ultimo filone letterario è figura principe il cavaliere, esponente di una classe sociale elitaria di combattenti realmente esistita nell’Europa dei secoli XI- XIII d. C., poi mitizzata nell’immaginario collettivo, la cui identità era improntata al rispetto di un codice che ruotava intorno a certi valori e norme di comportamento, quali la virtù, la difesa dei deboli, la sfida ai malvagi, la verità, l’onore, il coraggio, la lealtà, la clemenza Proprio il cavaliere è la figura mitica maggiormente chiamata dall’artista ad incarnare e ad agire questo itinerario personale e universale ad un tempo. La sua lotta è metafora di una contesa per il bene supremo, riflesso di una battaglia interiore, che porta sempre a nuove trasformazioni, a nuovi gradi di conoscenza e consapevolezza. Mirabilia sono dunque le meraviglie cui conduce il viaggio alla ricerca del proprio sé autentico e profondo, da attuarsi in ogni tempo.

Lavinia Pini

Storica dell’arte